Cober srl

Escursione invernale al Monte Pana

Cober srl

  • Dislivello: 200 metri in salita ed altrettanti in discesa
  • Distanza: 6 km
  • Tempo di percorrenza: 2 ore
  • Difficoltà: principiante
  • Crew member: Alberto e Valentina – Focus On Trips
  • Bastoncini consigliati: PowPow

 

Il termine della stagione invernale non sempre coincide con le date fissate artificialmente dal nostro calendario. Le libertà che la natura si può prendere, ed al tempo stesso concedere, sono potenzialmente imprevedibili.

Ripercorriamo così, in questo inizio di primavera, un altro itinerario che ci conduce nel cuore di un paesaggio innevato ai piedi del maestoso Sassolungo, nelle Dolomiti della Val Gardena in Alto Adige.

Ed è proprio qui che un’escursione, che a prima vista potrebbe sembrare solo una semplice passeggiata, si rivelerà essere un assaggio di libertà naturale. Camminiamo vicini a quelle pareti così incombenti sopra di noi, ed al tempo stesso rivelatrici di una sconfinata ampiezza, nella chiara roccia dolomitica rivestita di bianco.

Ci troviamo in Val Gardena, dal lato del versante settentrionale del Sassolungo, al di sopra della località di Santa Cristina. Il gruppo che ci sovrasta è quello delle Dolomiti di Sassolungo e Sassopiatto, dove il Monte Pana è un altipiano che si sviluppa tra i 1.600 e 1.800 metri di altitudine, ai piedi della roccia dolomitica.

Il Monte Pana si raggiunge dapprima tramite una stretta strada che sale da Santa Cristina in Val Gardena, al termine della quale si diramano una serie di sentieri nel bosco che circonda lo spiazzo di partenza delle piste da sci.

Seguiamo così una di queste direzioni, che ci portano a seguire una comoda strada forestale che procede nel cuore del bosco. Fin dalle prime svolte del sentiero, la cresta del Sassolungo comincia a sbucare dagli scorci che si creano nel bosco. La sua parete settentrionale si presenta come un arco roccioso caratterizzato da varie torrette. Una cresta che si declina naturalmente verso ovest nei suoi attigui bastioni, che si spalancheranno a breve alla nostra vista.

La neve sul sentiero si presenta compatta e battuta, pur presentando qualche deviazione che si addentra in tracce di neve fresca. I bastoncini invernali PowPow ci accompagnano sul terreno invernale, senza farci perdere l’equilibrio nei tratti più ghiacciati, con la loro lunga manopola che permette impugnature diverse, ed al tempo stesso con il supporto della rotella invernale che non li fa sprofondare nella neve.

Continuiamo a seguire il sentiero che procede con una chiara direzione, e quando usciamo dal bosco più fitto, la cresta del Sassolungo si estende fino ad includere nel panorama anche la cima del Sassopiatto, così chiamato per il suo profilo piatto sul lato occidentale, che da questo versante risulta invece essere più spigoloso. I nostri passi si muovono senza una meta premeditata, ma per avvicinarsi quel tanto che basta a queste visioni rocciose che si dispiegano di fronte a noi.

Se poi ci voltiamo verso la via del ritorno, alle nostre spalle la vista si estende fino ad abbracciare le cime dei vicini gruppi dolomitici delle Odle e del Puez. Un paesaggio innevato sospeso nel tempo, in una vista che la natura ci concede ancora.