3/12 Mattia Iotti
“Nel 1979 Sony lancia sul mercato il walkman, i Pink Floyd pubblicano The Wall e nelle sale esce Apocalypse Now.
Nasco pure io, e questo non è un vanto ma un fatto di cronaca.
Dopo un’adolescenza passata in provincia a voler fare il fonico per amore della musica, finisco da grande a Milano a fare il fotografo. Cosa è successo nel mezzo non mi è stato molto chiaro.
Fotografo solo gli spazi e le cose, rarissime volte le persone se stanno stare immobili.
Il lavoro non ha mai messo in letargo del tutto la passione, e a tratti questa si risveglia e mi fa seguire progetti personali.
Tutto qua”.
È con queste parole che Mattia Iotti, fotografo professionista e terzo artista di Mountains at (He)Art si racconta, parlandoci delle sue passioni, la musica, e del suo lavoro, la fotografia.
“Fotografo solo gli spazi e le cose, rarissime volte le persone se stanno stare immobili”
Cober Cercle è l’opera che Mattia ha realizzato per noi, interpretando il modello Hero Yellow. Ecco l’opera attraverso le parole dell’artsta:
“Da una singola retta si può ottenere ogni forma.
Se ad una riga se ne aggiungono altre l’esercizio non cambia, si ottengono solo forme più complesse. Questo principio elementare stimola la fantasia e permette a chiunque di esprime i propri pensieri.
La retta è il bastone, è il tempo, è un’azienda, è un moto perpetuo, è una funzione, è un ingranaggio perfetto.
La retta è uno strumento che prende forma”.
Per informazioni o per l’acquisto dell’opera, potete scrivere qui.
