Cober srl

7/12 Matete Martini

Cober srl

La settima artista selezionata per il progetto che celebra i nostri 70 anni, Mountains at (He)Art, è Matete Martini, un’artista italiana figurativa, il cui lavoro si occupa dell’attività effimera del movimento umano in momenti di vita quotidiana.

Per noi Matete ha interpretato il modello Rubus, bastoncini da trekking foldable, estremamente versatile e che rappresentano il camminatore moderno.

“Ma tètè” è la mia testa, nulla di più

Il camminatore

L’opera esplora la dinamicità del movimento come elemento di studio dell’atto della camminata e di decomposizione dello stesso. L’elemento grafico più tangibile dell’oggetto sportivo diventa la direttiva che ritma nella realtà l’atto ordinato del movimento e graficamente dirige la percezione di un uomo che è molteplice, di un’anima che è tante. Pensiamo ad un esercito di cavalli in corso farne la stessa potenza. Cosa resta del cammino? Quanto rimane dell’atto sportivo nell’istante grafico di un frame? Quanti uomini fanno un camminatore?

Un’Ironia visiva ad onore all’inventore del nudo che scende le scale, il grande Duchamp. Camminatore in Cober è l’ombra di una corsa nelle nevi, il ritmo incessante di un umano intento all’azione sportiva. Una fuga spirituale ordinata verso una meta pulita e cangiante, il ritorno al bianco la corsa verso una libera sensazione di pace, la cerimonia che ci fa tornate bestie educate nella natura, il suono della nostra indole più viva, la sopravvivenza, la fuga.

 

Tornare a respirare.

L’artista

Pordenone 15-02-1994. Matete Martini è un’artista italiana figurativa, il cui lavoro si occupa dell’attività effimera del movimento umano in momenti di vita quotidiana. Matete deriva da Ma tête, in francese “mia testa”. Questa scelta trasmette una certa volontà nel condividere il suo pensiero, la sua visione del mondo. “Matete nasce da un’idea adolescenziale che doveva comprendere tutto il mio immaginario, foto di strada, momenti rubati al cinema. “Ma tètè” è la mia testa, nulla di più. Non ho mai avuto un insolente volontà esplicita di denuncia verso un tema in particolare, piuttosto un graduale crescendo di attrazione verso certe tipologie di bellezza, certi canoni estetici, certi personaggi, certi attraenti difetti”.

Attraverso l’osservazione del corpo in contesti diversi, come camminare per strada, socializzare o ballare in discoteca, trasferisce, riadatta e trasforma liberamente il modo in cui la figura umana si muove nel mondo.

Con un particolare interesse per le nozioni di identità, trasformismo e queerness, Martini esplora i tratti femminili e maschili come naturalmente incorporati in tutti gli esseri umani, senza alcuno sforzo di argomentazione politica.

Il suo lavoro, altamente estetizzato, si ispira in larga misura al Futurismo italiano, alla pittura metafisica e all’età d’oro del cinema italiano. Linee nere libere e veloci evocano movimenti e ricordi fugaci, mentre la pittura a olio cerca di dare forma all’intangibile. Il suo lavoro è il risultato di un’attenta metodologia di ricerca, che utilizza la fotografia e il video come fonti primarie, per poi passare alla tela e a tessuti come chiffon, cotone e lana.

Vive in Italia ma lavora abitualmente all’estero, attraverso collaborazioni che spesso partono dalla fotografia per poi passare a tele, tessuti o altri medium. Promuove e sviluppa progetti in aree diverse come la pittura, la performance, la scultura, il cinema e la formazione.

È anche fondatrice e curatrice di Future Young Talent, un programma di workshop per studenti delle scuole incentrato su pittura, astrazione, design e architettura. L’obiettivo di Future Young Talent è fornire agli studenti un metodo e strumenti di pensiero critico per comprendere e impegnarsi in attività creative.

 

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