Cober srl

Anello di trekking nelle Dolomiti del Sassolungo con Focus on Trips

Cober srl

  • Dislivello: 1000 metri in salita ed altrettanti in discesa
  • Distanza: 12,7 km
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Difficoltà: intermedia (da considerare difficoltà “esperto” per alcuni tratti più ripidi sul sentiero roccioso in discesa dopo la Forcella Sassolungo)
  • crew member: Focus On Trips – Alberto & Valentina
  • Bastoncini consigliati: Buxus

 

Una mattina di inizio estate ci troviamo in auto sulla strada della Valle Isarco, che collega Bolzano a Bressanone, e nella nostra mente si sta sviluppando la scelta tra due destinazioni. La giornata promette bene, siamo partiti molto presto, il sole splende in cielo. Qualche nuvola lascia solo presagire un innocuo cambio di rotta che potrebbe materializzarsi nel corso della giornata. Siamo così divisi tra due destinazioni dolomitiche, ancora indecisi su dove andare a posare i nostri bastoncini da trekking.

La voglia di mettere un piede davanti all’altro lungo un sentiero che attraversa ghiaioni e paesaggi rocciosi è tanta, e si alimenta di settimana in settimana grazie alle varie escursioni che si susseguono. Si tratta di un attimo, un istante in cui la nostra mente prende una decisione quasi inconsciamente, la mano inserisce la freccia e l’auto svolta meccanicamente verso l’imbocco della Val Gardena, trovandoci così a salire verso i passi dolomitici.

Raggiungeremo il Passo Sella, da cui parte un sentiero che troviamo insolitamente isolato e non frequentato. Sarà l’orario di inizio di giornata, sarà il periodo di inizio stagione: ad ogni modo, l’intuizione si rivela azzeccata, e risalire nel silenzio il sentiero che taglia a zig-zag il ghiaione ai piedi delle pareti dolomitiche è qualcosa di emozionante. Le chiare rocce puntellano i verdi prati, a quella quota di altitudine dove ogni passo è scandito da una rinnovata meraviglia.

La salita è ripida, la mente vola, con lo sguardo sempre fisso in alto verso la forcella da raggiungere, mentre alle nostre spalle le Dolomiti del gruppo del Sella e della Marmolada fanno capolino tra le nuvole. La Forcella Sassolungo ci attende alla fine di questa salita, in una sella rocciosa presidiata dal Rifugio Toni Demetz. Qualche nevaio residuo di fine primavera fa da introduzione a ciò che ci attende ora, ossia il tratto più sensazionale di questo itinerario.

Siamo all’imbocco di una gola che si snoda tra le pareti dolomitiche, sempre frastagliate, spezzate da torri aguzze, pinnacoli ed infine ghiaioni nella loro parte terminale. Uno scenario che si ripete nelle nostre escursioni, ma che ha sempre il potere di meravigliarci ogni volta.

 

La discesa dalla forcella è ripida, il sentiero è roccioso ed in alcuni tratti troviamo un cordino metallico di sicurezza: tuttavia, il percorso non è mai caratterizzato da tratti troppo esposti. In ogni caso, l’utilizzo dei bastoncini da trekking si rivela in questo frangente di fondamentale importanza: dato che la discesa presenta vari gradoni rocciosi da cui scendere, è consigliabile l’utilizzo dei bastoncini per scaricare il peso dalle nostre articolazioni. Nel tratto finale attraversiamo un ultimo nevaio ancora abbastanza esteso, prima di volgere lo sguardo alle nostre spalle.

Ci troviamo nel vallone Dantersasc, nel mezzo di un’ampia radura detritica, dove le punte aguzze della formazione rocciosa delle Cinque Dita incombono al centro di questo immenso anfiteatro.

Il Rifugio Vicenza si trova al termine di questa discesa, immerso tra le meravigliose cime e speroni del Sassolungo e Sassopiatto. Da qui in avanti lasciamo il vallone roccioso per riportarci verso la quota dove il sentiero si staglia al limitare della vegetazione, mantenendosi a lato di scenografiche pareti rocciose.

Non mancano neanche in questo tratto i punti panoramici ed incastonati tra le rocce, con la vista che si apre verso il gruppo dolomitico Puez-Odle. Il Rifugio Comici ci attende come ultima tappa dell’anello, dove deviamo per una breve salita aggiuntiva sul Piz Sella per godere di una sosta solitaria nel momento del nostro pranzo al sacco.

Il ritorno finale a passo Sella ci riporta così con la mente a quanto abbiamo appena vissuto, con le pareti del Sassolungo ancora al nostro fianco, e la nostra continua immersione nello stupore per la natura, in un’esperienza dolomitica da ripetere ininterrottamente.